Petralia Sottana è un comune siciliano della città metropolitana di Palermo. Fa parte del circuito Bandiere Arancioni del TCI ed è sede dell’Ente Parco delle Madonie dalla sua istituzione nel 1981. Su un’estensione totale del Parco delle Madonie di 39.941,18 ettari, è il Comune che ha la maggior parte di territorio ricadente in zona parco con ben 5.891 ettari. La struttura urbanistica del paese che si erge a m. 1000 s.l.m. fa si che questo assuma una peculiare localizzazione organica che la caratterizza come forma architettonica incastonata nel Massiccio Centrale delle Madonie in un contesto naturalistico e paesaggistico d’eccellenza con un vasto territorio con peculiarità geologiche che hanno permesso di essere riconosciuto Geopark Madonie UNESCO che include rarità botaniche, endemismi e alberi individuati come monumenti della natura.
Il territorio comunale, vasto ben 178 km², si estende soprattutto in latitudine indicativamente dallo spartiacque della catena montuosa delle Madonie a nord, fino a raggiungere la provincia di Caltanissetta a sud. Il centro storico, conserva ancora la sua struttura originaria basso medioevale, rendendoci ancora partecipi dell’evoluzione architettonica e stilistica che la cittadina ha subito nei secoli, senza mai alterarne la sua originaria natura.
Sviluppatasi attorno al castello medievale, Petralia Sottana si andò ampliando ulteriormente dal XIV secolo attorno l’edificio della vecchia Matrice dando vita all’antico quartiere di Pusterna, e successivamente a quello del Carmine che tutt’ora mantengono riconoscibile nella struttura viaria l’originale impianto medievale. L’assetto urbano del centro storico è stato essenzialmente definito dalla fondazione e riedificazione di chiese e monasteri, determinando un ordine urbanistico che si è sviluppato organizzandosi attorno ai grandi complessi ecclesiastici. Petralia Sottana conosce nel XVII secolo la sua stagione più ricca e intensa, con un intreccio di apporti culturali e di rinnovata tradizione artigiana che contribuiscono in modo significativo ad arricchirne la fisionomia edilizia con stradine che delineano complessi architettonici popolari, ecclesiastici e gentilizi. Vicoli stretti, “annati”, portici, lunghe scalinate e pittoresche fontane da dove sgorga copiosa acqua di sorgente, caratterizzano le vie del centro storico, dove il selciato è intatto, l’asfalto non ha mai fatto comparsa. Le prime civiltà di cui abbiamo testimonianza risalgono al 3000 a.C.,al periodo paleolitico e neolitico di cui sono state rinvenute parecchie testimonianze archeologiche nella grotta del “Vecchiuzzo”, sita di fronte all’abitato, nella cosiddetta “Rocca delle Balate”. Difficile è seguire il percorso fino all’età della colonizzazione greca (750-730 a.c.), o affermare e i greci si spinsero fino a ridosso delle montagne delle Madonie. Più certa è invece la presenza, nella zona, dei Romani, venuti in Sicilia, come è noto, da conquistatori. Più ricche sono le notizie riguardanti il periodo della dominazione araba, dall’ 820. E’ certo che a Petralia (allora Batarliah) ci fosse una Moschea e quindi una presenza significativa di arabi, un Signore, Maimun (Gaito), e probabilmente anche la sede di un Emirato. La conquista dei Normanni (1062) travolge gli insediamenti arabi e Petralia, nei primi tempi, fu terra demaniale; venne poi assorbita dalla contea di Collesano.
Il centro storico, conserva ancora la sua struttura originaria basso medioevale, rendendoci ancora partecipi. Notizie storiche certe sull’esistenza delle due Petralia Soprana e Sottana, si hanno soltanto nel 1258 quando Manfredi, figlio dell’Imperatore Federico II, conferisce l’investitura della Contea di Collesano a Enrico Ventimiglia. Dopo il 1412, finisce il Regnum e ha inizio il Viceregno. Delle Petralie diviene Signore Pietro Cardona (1444), figlio del primo vicerè di Sicilia, e poi sotto il domini dei Moncada e gli Alvarez di Toledo. Fino alla fine del XV secolo ( prima dell’editto di espulsione del 1492) vi era insediata una comunità ebraica.
Con i Borbone, Petralia segue le sorti della costituzione del Regno delle Due Sicilie, con un suo Decurionato e con i suoi organi amministrativi, il suo Consiglio Civico e le sue prerogative.
Petralia fu antiborbonica e si impegnò in prima linea alla formazione della nuova nazione: prese parte alle diverse rivolte (1812, 1820, 1848) tutte soffocate nel sangue, fino alla rivalsa del ‘60. Il XIX secolo portò una notevole vivacità economica, sociale e culturale: dopo l’impresa garibaldina (cui il paese partecipò con un gruppo di volontari) vi si insediarono gli uffici pubblici a servizio del comprensorio delle Alte Madonie e vari opifici. Petralia Sottana è presente con alcuni suoi concittadini nell’antifascismo partigiano, partecipe alla fondazione della Repubblica Italiana e in primo piano nelle lotte contadine per la riforma agraria.